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The B-Movie Horror Club – Viaggio nel periodo d’oro dell’horror in Italia – Recensione
Il fenomeno delle “fanzine”
Gli anni ’80 e i primi anni ’90 erano un periodo di grande fermento fra gli appassionati di musica, letteratura e cinema, e andò a consolidarsi un fenomeno rappresentativo del periodo: la diffusione delle fanzine. Con fanzine si intendono pubblicazioni indipendenti scritte, impaginate e stampate a livello “amatoriale”. Nonostante partissero dal basso, alcune di queste portavano contenuti di alto livello guadagnandosi lettori e consensi e finendo nel tempo per diventare riviste a tutte gli effetti, con una stampa professionale e una dignitosa distribuzione. La storica rivista italiana Nocturno, per esempio, nacque negli anni ’90 proprio come fanzine.
Fra trash e genio: i precursori degli youtuber
Il B-Movie Horror Club non rientra certo fra le realtà di alto livello, tutt’altro, si trattava di contenuti amatoriali sotto ogni punto di vista. Eppure, nel suo piccolo, ha lasciato un segno.
Il B-Movie Horror Club nasce alla fine degli anni ’80 dalla collaborazione di tre amici appassionati di horror: Latino Pellegrini, Samuele Pagliarani e Michele Ginnasi. La sostanziale differenza dai similari prodotti dell’epoca è che è il B-Movie Horror Club è una “videozine“, ovvero non si tratta di una rivista ma sostanzialmente di un format televisivo dove si alternano recensioni, approfondimenti di collezionismo, interviste a personaggi del settore, con l’aggiunta di cortometraggi prodotti dalla “Salami Film” (SAmuele, LAtino, MIchele).
I tre giovanissimi introducono ogni episodio seduti alla scrivania travestiti da villain del cinema, traendo ispirazione da Zio Tibia con siparietti e battute di dubbia simpatia. Ed è tutto tragicamente trash e squalliduccio, eppure vedere questi ragazzetti, poco più che adolescenti, fare gli imbecilli in maschera davanti alla telecamera ispira un moto di tenerezza, quasi di nostalgia, non il fastidio e il cringe galoppante che suscitano ora gli adulti che fanno altrettanto nell’era dei social.
Forse perché all’epoca era tutto più genuino e spensierato, i tre della Salami Film si stanno chiaramente divertendo come pazzi e tu come spettatore non puoi fare a meno di pensare “ma guarda ‘sti cretini” con una punta di sincera invidia.
Interviste sorprendenti
Malgrado la generale povertà di mezzi bisogna riconoscere che il B-Movie Horror Club fosse sulla carta un’idea senz’altro originale, la prima e forse unica videozine del periodo, e un progetto piuttosto avanti per quei tempi. Nonostante la rubrica di recensioni e le scenette “casalinghe” lascino un po’ a desiderare, il reale punto forte sono le riprese in esterna con le interviste a cura di Latino Pellegrini, che ci regalano perle di indubbio valore storico e culturale.
La piccola realtà del B-Movie Horror Club può incredibilmente vantare interviste a personaggi pazzeschi del settore, ottenute girando per i festival dell’epoca come il Lucca Comics, il Dylan Dog Horror Fest, il Mystfest e partecipando a interessanti presentazioni come quella tenutasi nella storica fumetteria bolognese Alessandro Distribuzioni. Fra le persone intervistate troviamo Sergio Bonelli, Alfredo Castelli, Michele Masiero, Sergio Stivaletti, Michele Soavi, Dario Argento, Lucio Fulci (!), la redazione di Splatter (dove compare anche un giovanissimo Paolo di Orazio), Frank Henenlotter e Giannetto De Rossi, testimonianze preziose e affascinanti.
È senz’altro curioso sentire Lucio Fulci parlare delle VHS come di un mezzo che ha facilitato i videomaker e messo in crisi i cinema (che già perdeva terreno ancor prima dell’avvento di internet!), ed è altrettanto interessante sentire Soavi che parla delle recente scoperta di un fumetto che l’appassiona, Dylan Dog, del quale qualche anni più tardi girerà un adattamento cinematografico, Dellamorte Dellamore.
Un’altra iniziativa di un certo potenziale è “Speciale nuove proposte cinema indipendente italiano“, in cui il conduttore parla di cortometraggi che ha ricevuto e visionato, fra cui spiccano alcuni diretti da Nicola Lombardi, all’epoca cineasta, oggi scrittore.
Uno spaccato molto affascinante di un epoca d’oro per l’horror, sia al cinema che in edicola, che era di tendenza al punto da riempire i cinema e i festival di genere, all’epoca numerosi e di successo. Un fermento che in Italia non vedremo mai più, cosa che mi porta a pensare, con frustrazione e una punta di malinconia, “Giuda ballerino, sono nata nel periodo sbagliato”.
Per i nostalgici degli anni ’80 – ’90, per gli instancabili cercatori di rarità su videocassetta, il DVD distribuito da Home Movies Spot è una chicca inaspettata. Il DVD contiene i 7 episodi usciti fra l’89 e il ’91 in qualità rigorosamente VHS, e contiene parecchi extra fra dietro le quinte e cortometraggi della Salami Film.