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Clownado (2019) di Todd Sheets – Recensione
Quando Sharknado incontra i Killer Clowns, puoi fare solo una cosa: scappare! Clownado è ora in DVD con Spasmo Video.
TRAMA
Savanna, artista presso una compagnia circense, giura vendetta nei confronti del compagno truffatore e sanguinario, Big Ronnie, che ha ucciso il suo amante e che minaccia di sbarazzarsi pure di lei. Savanna chiede aiuto a una strega che tramite un complesso incantesimo evoca una tempesta magica. Ronnie e il resto della compagnia di clown vengono maledetti: toccati dalla tempesta, diventano un tutt’uno con essa acquisendo la capacità di cavalcare il tornando e manovrarlo a piacimento. Ronnie è deciso a trovare Savanna per vendicarsi del tradimento…
RECENSIONE
Todd Sheets è un volto noto del cinema horror indie statunitense con 35 anni di esperienza nel settore, la sua ricca filmografia vanta perle splatter low budget come Zombie Rampage e Violent new breed, film poveri e grezzi con quella amabile patina di marciume tipica dei film undergound girati negli anni ’80 e ’90.
Sheets ha però saputo aggiornarsi, coniugando il suo amore per il grand guignol al gusto trash di moda negli ultimi anni. Ed ecco nascere Clownado, sulla falsariga del film Asylum Sharknado, da cui riprende titolo e plot.
Sheets sostiene che inizialmente il film dovesse essere molto più oscuro, quasi un horror alla John Carpenter, ibridato a una componente noir, genere di cui il regista è grande fan. Qualcosa deve essere andato maledettamente storto se sono finiti a parlare di clown dentro i tornado. Ma la piega delirante e grottesca presa da Clownado non è certo un difetto, e il film diverte con no sense e secchiate di sangue.
Inutile negarlo, Sharknado ha rivoluzionato il concetto di z-movie e tante produzioni hanno tentato di cavalcarne il travolgente successo, film come Tsunambee, Lavalantula, Poseiden Rex, Arachnoquake, che hanno esasperano l’idea di grottesco e che fanno del titolo orecchiabile e del plot assurdo il loro cavallo di battaglia.
Clownado si incastra in realtà a fatica in questo filone vista la scarsità di computer grafica che solitamente caratterizza questa tipologia di prodotti. In effetti nel film di Sheets il tornado si vede a malapena, i clown non vengono mai mostrati realmente “fluttuare” nella tempesta ma sono semplicemente inquadrati in primo piano con un green screen alle spalle. Un’occasione un po’ sprecata se lo chiedete a me, non sarebbe stato male vedere un tornato rosa, tipo zucchero filato, accompagnato dalla musica del circo…
Se da un lato il trash poteva essere meglio sfruttato, dall’altra ci consoliamo con la notevole quantità di violenza che ci viene mostrata. Nella prima parte il sangue schizza e scorre ma raramente ci vengono mostrate le ferite da cui zampilla, e si comincia a temere che il budget limitato abbia impedito la realizzazione di effetti gore prostetici.
Ma niente paura, perché dal minuto 40 Clownado dà il meglio, mostrando una dopo l’altra gustosissime scene di splatter vecchia scuola. Assistiamo a teste strappate, donne squarciate a metà a partire dall’inguine, sventramenti vari, e scene assurde e sopra le righe come la meravigliosa sequenza di capezzoli demoniaci e mordaci e la “nascita” di un piccolo clown assassino.
Gli omicidi sono sanguinosi e fantasiosi ed il body count elevato, gli effetti fx dunque non mancano e possiamo anche gustarceli in fase di preparazione nel dietro le quinte che trovate fra gli extra del DVD.
Come da tradizione, non mancano nemmeno scene di topless offerte dalle burrose protagoniste. Nel cast troviamo una rapidissima comparsa della scream queen Linnea Quigley e l’attore Joel D. Wynkoop, volto noto del b-movie sin dagli anni ’80, che ricordiamo anche in Killing Spree del 1989, distribuito recentemente sempre nella collana Spasmo Video.
Clownado ha sicuramente poco senso, a partire dalla motivazione che muove il tutto: se Savanna voleva vendicarsi del compagno, ha senso trasformarlo in un super uomo in grado di controllare i tornado? Io non credo. La soluzione che trovano i nostri eroi per distruggere il tornado ha la stessa base pseudoscientica di Sharknado: se in Sharknado buttano nel turbine bombe per sprigionare calore, in Clownado ci viene buttato azoto liquido, per generare uno scompenso fra le correnti calde e quelle fredde. A chiudere in bellezza il film, i titoli di coda con la canzone “personalizzata” di Clownado, altro elemento ripreso dalla saga Asylum.
In conclusione Clownado è un film con molto più sangue e molta meno CGI di quanto il titolo lasci presagire, consigliato più agli amanti dello splatter che a quelli dei b-movie Asylum.
Per l’acquisto: Clownado (DVD Spasmo Video)