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Flesh Contagium di Lorenzo Lepori – Recensione

By on 8 Giugno 2021 0 952 Views

Horror made in Italy: Flesh Contagium è il nuovo film di Lorenzo Lepori, ora in DVD e Blu-ray con DigitMovies Cinema.

Flesh Contagium (Lorenzo Lepori, 2020)

Un virus letale ha messo in ginocchio il mondo, ma il colpo di grazia al genere umano è stato inferto dal vaccino frettolosamente somministrato, che ha portato a disastrosi effetti collaterali. La popolazione è infatti affetta da spaventose mutazioni genetiche, e squadre armate chiamate gli “Esecutori” sono incaricate di sopprimere i mutanti. I rari superstiti si spostano da un luogo all’altro, combattendo fra loro a caccia di cibo e di donne… Ornella si troverà prigioniera di Udolfo, che la tiene in vita per utilizzarne il sangue come nutrimento per la compagna Vera, ormai mutata e impazzita. Anche Udolfo è vittima di mutazioni a causa di un morso di Vera, e il loro “bambino” sta rapidamente crescendo sulla schiena dell’uomo…

Flesh Contagium (Lorenzo Lepori, 2020)

Lorenzo Lepori torna in veste di regista e attore con un horror profondamente debitore al cinema di genere degli anni ’70 e ’80: Flesh Contagium. Il film, con la partecipazione di Alex Visani e di Antonio Tentori, è stato sceneggiato e girato nel 2020, ispirato dal clima di tensione e precarietà che si respirava nella situazione d’emergenza legata alla pandemia globale.

Flesh Contagium è un low budget con tutti i limiti del caso, che non potrà però fare a meno di conquistare il cuore di un amante dell’horror anni ’80 e del b-movie in generale. Si tratta di un piccolo prodotto underground che omaggia un certo tipo di cinema exploitation, povero ma genuino, che diverte e che riesce persino a stupire.

La vicenda è ambientata in affascinanti location rurali, vecchi casolari e desolata campagna, dove l’aria di abbandono e decadenza risulta perfetta per una trama post apocalittica.
Dopo i primi concitati minuti c’è un cambio di focus, e scopriamo chi siano i reali protagonisti della storia. Per l’intero svolgimento il film cambia spesso direzione e questo, unito alla breve durata e al buon ritmo, rende Flesh Contagium una visione molto rapida e godibile.

La prima parte del film si concentra sul malsano rapporto fra Vera ed il suo carceriere e se inizialmente assistiamo a stupri e soprusi, nel corso della vicenda la donna si innamora di Udolfo, al punto da voler spontaneamente donare il suo sangue per aiutarlo a nutrire la precedente compagna e il feto che cresce sulla schiena dell’uomo. Il mostriciattolo parassita sarà protagonista di una scena onirica piacevolmente morbosa in cui Vera lo allatta al seno, come un viscido neonato deforme.

Flesh Contagium (Lorenzo Lepori, 2020)

La componente erotica del film è molto marcata, numerose le scene di sesso e nudo integrale, che rimandano ancora una volta a un tipo di cinema di genere del passato.
Buona prova per Alex Visani, al lavoro sulla fotografia, che ci regala qualche scena di grande atmosfera, come quella nell’oscuro covo degli Esecutori.

Gli Esecutori in Flesh Contagium (Lorenzo Lepori, 2020)
Flesh Contagium (Lorenzo Lepori, 2020)

Assoluto punto di forza sono gli effetti speciali orgogliosamente vecchia scuola che imprimono alla pellicola un genuino gusto “vintage”. Fra sangue che schizza e mostriciattoli animatronics, un amante dell’horror anni ’70 e ’80 avrà pane per i suo denti, soprattutto nella seconda metà del film. Seppur grezzi, fx e make-up fanno il loro sporco lavoro, e un fan dello splatter sarà sicuramente appagato vista la quantità di liquami sullo schermo, fra gole tagliate, colpi di machete e l’enorme quantitativo di budella e frattaglie. Ci sono pure momenti di cattiveria non scontata, come quello in cui gli esecutori prendono a fucilate un paio di bambini in fuga.

Vera in Flesh Contagium (Lorenzo Lepori, 2020)


Non solo splatter però, troviamo infatti anche un particolare gusto per le mutazioni corporali. Nel futuro post apocalittico i mutanti sono all’ordine del giorno, trasformazioni non meglio identificate che si manifestano attraverso una regressione fisica e mentale del malato, ma anche con la crescita di tumori dotati di vita propria. Ed è proprio il caso di Vera e Udolfo, entrambi malati seppur in maniere diverse. Si perdona l’ingenuità di certi trucchi ed effetti di fronte all’adorabile simpatia del mostrino che cresce addosso a Udolfo, che pare omaggiare film come Creepozoid o Phantasm 2 (nella scena del “parto”).

Flesh Contagium (Lorenzo Lepori, 2020)

L’intero film è ricco di citazioni al cinema di quegli anni, in particolare all’horror italiano di Bruno Mattei. Flesh Contagium omaggia esplicitamente un titolo in particolare di quest’ultimo (non diremo quale per non fare spoiler) in una scena di raro delirio che mi ha personalmente mandata in visibilio. Quello che a prima vista sembra uno stupro si trasforma in… qualcos’altro, e lascia lo spettatore confuso e spiazzato, ma non per questo deluso, e anzi l’unico commento che sovviene nell’immediato è: “no dai, figata”.
Il finale è un caotico festival di sangue e azione, fra tette, budella, mutanti, esecutori, combattimenti. Troviamo pure una scena di squarciamento inguinale che pare ricordare un momento cult del film Demonia, un mio personale guilty pleasure.

Flesh Contagium (Lorenzo Lepori, 2020)

In conclusione Flesh Contagium è un prodotto povero, i cui limiti si vedono nella messa in scena, negli effetti speciali di carattere quasi home made e nella staticità della location. La sceneggiatura non è sempre lineare, anzi, non sono chiare le meccaniche che portano alla mutazione, le tipologie di mutazione, chi siano gli Esecutori, ecc… anche perché il film non si dilunga in spiegazioni. Non posso dunque consigliarlo ai fruitori di un certo tipo di cinema più sofisticato, visto il carattere di generale ignoranza e delirio.

Se invece come me amate lo splatter gratuito e quel tipo di low budget anni ’80 fatto di budella e sangue, Flesh Contagium è assolutamente da recuperare, un prodotto onesto e divertente, una piccola lettera d’amore per il cinema che fu, consapevole ed orgoglioso dei propri limiti, che intrattiene senza prendersi troppo sul serio.
Nel marasma di film indipendenti dalle impegnate pretese autoriali, si sente il bisogno di più film come Flesh Contagium. Lunga vita all’horror anni ’80.

Per l’acquisto: DVD Blu-ray

Flesh Contagium (Lorenzo Lepori, 2020)

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