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Recensione di Jekyll e Hyde – Il Bianco e il Nero

By on 5 Febbraio 2025 0 11 Views

Recensione di Jekyll e Hyde – Il Bianco e il Nero, l’elegante graphic novel firmato da Marco Cannavò e Corrado Roi che reinterpretano un classico della letteratura.

Recensione di Jekyll e Hyde – Il Bianco e il Nero

Con Jekyll e Hyde – Il Bianco e il Nero, la casa editrice Lo Scarabeo aggiunge un nuovo tassello alla sua collana I Classici Horror, proseguendo il percorso intrapreso con i precedenti volumi Frankenstein – Nel nome del Padre e Dracula – L’Ordine del Drago. Questo nuovo graphic novel, affidato all’ormai consolidato duo Cannavò-Roi, si propone ancora una volta di omaggiare un grande classico della letteratura, in questo caso il capolavoro di Stevenson, utilizzandolo come base di partenza per una storia che però imbocca una direzione inaspettata.

Sarebbe stato forse ridondante proporre ancora una volta il tradizionale Dottor Jekyll e Mr. Hyde, che noi tutti conosciamo così bene. Quello che fa lo sceneggiatore Marco Cannavò è infatti riscrivere in parte la vicenda, offrendo un intreccio narrativo imprevisto.

Marco Cannavò, partendo dal capolavoro di Robert Louis Stevenson, si allontana progressivamente dalla trama tradizionale per addentrarsi in territori inesplorati: senza rivelare troppi dettagli, possiamo anticipare che la vicenda del Dottor Jekyll finirà per intrecciarsi con un altro mostro classico della letteratura e dell’immaginario collettivo.

Tra luce e ombra

Un elemento di spicco in questa rivisitazione è la forte componente erotica e morbosa, che si mescola con un’estetica quasi necro-artistica. Il corpo diventa infatti un materiale da plasmare a colpi di lama, in grado di evocare tutta la terribile bellezza della morte.
Parlando di terribile bellezza, lo stile di Corrado Roi, tra i più celebri illustratori italiani nel campo del fumetto horror, è assolutamente perfetto per cogliere il fascino oscuro e gotico della Londra vittoriana e delle inquietanti presenze che popolano i suoi vicoli. Nelle suggestive tavole di Roi il contrasto tra luci e ombre non è solo un elemento estetico, ma diventa un mezzo attraverso cui sottolineare il dualismo tra bene e male, una delle tematiche portanti dell’opera di Stevenson.

Interessante anche la rielaborazione grafica che Roi offre di Mr. Hyde, che evoca un senso di mostruosità primordiale e decadente. Il suo volto, deformato in ghigni grotteschi, ricorda più un incubo che un semplice alter ego malvagio, una sorta di “Joker” in chiave espressionista.

In appendice al volume un approfondimento di Matteo Pollone sull’opera di Stevenson in cui si parla delle prime rappresentazioni teatrali e della lunga tradizione di adattamenti cinematografici della storia.

Recensione di Jekyll e Hyde – Il Bianco e il Nero: Conclusioni

Jekyll e Hyde – Il Bianco e il Nero si rivela, in conclusione, una rivisitazione audace in grado di serbare più di una sorpresa e di ammaliare con le sue atmosfere oscure e malsane.

Un volume di grande pregio consigliato ai collezionisti di fumetti, ai cultori dell’illustrazione più raffinata ma anche a chi cerca prospettive diverse in un classico intramontabile.

Dettagli sul prodotto:

  • Testi: Marco Cannavò
  • Disegni: Corrado Roi
  • Saggio di approfondimento: Matteo Pollone
  • Editore: Lo Scarabeo
  • Lingua: Italiano
  • Formato: Cartonato 24×32 cm
  • Pagine: 112, bianco e nero

Per l’acquisto: Jekyll & Hyde – Il Bianco e il Nero

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