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Recensione di A Venezia… Un Dicembre Rosso Shocking, di Nicolas Roeg
Recensione di A Venezia… Un Dicembre Rosso Shocking, per la prima volta in Italia in 4K nell’edizione Midnight Gold, un box in edizione limitata due dischi con booklet e card da collezione. Un gioiello degli anni ’70 con un inizio straziante e un finale folgorante rimasto negli annali del cinema.
Specifiche dell’edizione
A Venezia… Un Dicembre Rosso Shocking arriva per la prima volta in Italia in 4K nell’edizione Midnight Gold, un box in edizione limitata due dischi (4K + Blu-ray), booklet e card, con artwork a cura di Paolo Barbieri.
- Numero Dischi: 2
- Durata: 110 minuti (Extra esclusi)
- Formato Video: Blu-ray UHD: Dolby Vision 2160p @24fps 1.85; Blu-ray: 1080p @24fps 1.85
- Formato Audio: Italiano 2.0 DTS-HD Master Audio, Inglese 2.0 DTS-HD Master Audio
- Lingue: Italiano, Inglese
- Sottotitoli: Italiano
Contenuti extra.
Blu-ray UHD:
- Commento audio del regista Nicolas Roeg
Blu-ray:
- Commento audio del regista Nicolas Roeg
- Pass the Warning: Riflessioni sul capolavoro di Nic Roeg
- A kaleidoscope of meaning: Il colore di Don’t look now
- Il restauro in 4K
- Intervista a Donald Sutherland
- Intervista allo sceneggiatore e produttore Allan Scott
- Intervista al direttore della fotografia Tony Richmond
- Intervista al regista Danny Boyle
- Galleria fotografica dietro le quinte
Trama
Una coppia è segnata dalla morte della giovane figlia, annegata tragicamente nel laghetto di casa.
Baxter, un restauratore, è a Venezia per lavorare agli interni e agli esterni di una chiesa storica, e la moglie Laura gli tiene compagnia in città. Entrambi cercano di sfuggire al dolore che li logora, tentando di ritrovare il loro equilibrio, anche nella vita matrimoniale. Quando Laura si imbatte in due anziane donne, una delle quali sensitiva, la situazione prende una piega sinistra. Baxter, inizialmente scettico, sarà testimone di visioni inquietanti, mentre un misterioso assassino inizia a mietere vittime fra le calli…
Recensione di A Venezia… Un Dicembre Rosso Shocking
A Venezia… Un Dicembre Rosso Shocking (Don’t Look Now), film del 1973 diretto da Nicolas Roeg, è diventato negli anni un vero cult del cinema britannico ed è stato capace di toccare un’intera generazione di cineastici che ne ammettono apertamente l’influenza, da Ultima notte a Soho di Edgar Wright a Trainspotting di Danny Boyle (come ammette quest’ultimo negli extra dell’edizione Midnight, in cui riconosce di aver saccheggiato delle inquadrature).
Si tratta di una pellicola che può vantare allo stesso tempo una delle scene di apertura e di chiusura più d’impatto di sempre: se l’inizio è folgorante per la sua potenza drammatica, il finale sconvolge per quanto è inaspettata la rivelazione e grottesco lo spettacolo che ci viene mostrato.
Queste sequenze, insieme al cast brillante, alle meravigliose location ottimamente fotografate e al mood angosciante e malinconico, ne fanno un autentico gioiello cinematografico la cui etichetta thriller-horror è forse un po’ limitante.
Una storia sinistra
Una pellicola ambigua e anti-lineare che all’apparenza riprende il giallo all’italiana ma che, in realtà, si sviluppa in una maniera personale e imprevedibile: ci troviamo di fronte a un doloroso dramma familiare che mette in secondo piano la coerenza narrativa e l’impianto thriller per privilegiare atmosfere opprimenti e a tratti surreali e l’impatto estetico dell’opera.
Una Venezia minacciosa, oscura e decadente come mai si era vista prima, molto diversa da quella turistica a cui siamo abituati. Roeg restituisce una città labirintica, torbida, quasi ammuffita, che ribolle di segreti e di presagi mortali. Il film è infatti percorso da un senso di disastro imminente e il protagonista lo percepisce, segnali oscuri gli passano continuamente davanti agli occhi ma non è in grado di decodificarli.
Rosso come il sangue
Passato, presente e futuro si intersecano in una visione caleidoscopica dove a spiccare è sempre il colore rosso. Rosso come il sangue, come la mantellina della figlia annegata e come l’abito indossato dall’inspiegabile figura che corre negli angoli bui di Venezia.
Anthony B. Richmond fotografa magistralmente una Venezia affascinante ma spettrale: il colore rosso è stato eliminato dai costumi e dalla scenografia appositamente, per usarlo solo in punti chiave e renderlo così più di impatto.
A Venezia… Un Dicembre Rosso Shocking adotta quindi un linguaggio visivo molto interessante, unito a una spiccata componente simbolistica. Risulta chiaro il legame fra l’acqua e l’idea di morte e corruzione: in acqua è annegata la bambina, dall’acqua vengono ripescati i cadaveri fra i canali, ed è sempre l’acqua che sta facendo marcire la chiesa alla quale Baxter deve lavorare.
Il cast
Nel cast spiccano Julie Christie e Donald Sutherland, entrambi di grande fascino e dalla presenza scenica eccezionale. Sutherland in particolare regala una performance strepitosa, delineando un personaggio nervoso e allucinato che porta su di sé i profondi segni del trauma. Interessante l’aneddoto raccontato dallo stesso Sutherland negli speciali: la scena da brividi in cui rimane appeso a una fune a 15 metri d’altezza è stata compiuta dall’attore in persona, dopo che lo stuntman si era rifiutato ritenendola troppo pericolosa. Sutherland scoprì solo tempo dopo che l’imbracatura a cui era assicurato avrebbe potuto non reggere il suo peso e di avere di fatto rischiato la vita.
Fra Julie Christie e Donald Sutherland si nota una buona connessione sul set e risultano perfettamente credibili come coppia anche nella famigerata sequenza di sesso, che all’epoca suscitò non poche critiche. La scena, fortemente voluta dal regista, è in effetti importante nel dare spessore al rapporto fra i due: nell’ottica di un marito e una moglie che cercano di ritrovare la propria intimità dopo un lutto che ha distrutto le loro vite, si tratta di una sequenza a suo modo dolce e naturale, resa tale anche grazie al montaggio, tutt’altro che scabrosa.
A Venezia… Un Dicembre Rosso Shocking: Conclusioni
Nicolas Roeg era un regista coraggioso, che portava avanti le sue idee anche a costo di andare contro il gusto comune, il cui spiccato senso estetico lo portava a raccontare non solo con le parole, ma soprattutto con le immagini.
A Venezia… un dicembre rosso shocking è un film sentito, una riflessione sulla perdita e sulla fragilità umana, inserita in un contesto metafisico e inquietante. Una pellicola indimenticabile, che rivela nuove sfumature e suggestioni a ogni ulteriore visione, rendendola ancora più apprezzabile con il tempo.
Per l’acquisto: Edizione Midnight Gold