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L’innocenza del buio di De Feo & Besana – Recensione

By on 30 Luglio 2023 0 471 Views

Matteo, Miriam, Erica e Kevin sono quattro bambini molto diversi fra loro, abitano lontani gli uni dagli altri, ignorando le rispettive esistenze. Non hanno a prima vista nulla in comune, ma un filo invisibile li lega: i ragazzini hanno memoria delle proprie vite passate, e sembra che cent’anni prima si conoscessero. Ricordano infatti di aver vissuto insieme in un castello nel 1919 sotto le cure materne della misteriosa Madame Poitier.

Il dottor Basili, psichiatra e ricercatore, vede in queste bizzarre testimonianze un’occasione per confermare le sue teorie sulla reincarnazione ed organizza un complesso esperimento. Dopo aver identificato e trovato il castello sognato dai ragazzi, vi si trasferisce con loro per un mese insieme all’assistente Sara.

Il fine della ricerca è stimolare le memorie passate dei bambini e cercare testimonianze storiche a supporto dei loro ricordi. All’inizio l’esperimento sembra procedere nella direzione desiderata. Man mano che i ragazzi ricordano la loro vita precedente, tuttavia, qualcosa si risveglia in loro e nelle profondità del castello, qualcosa di oscuro e affamato….

“Fu allora che suonò la campana.

Il suono esplose in alto sopra le loro teste, lontano come un tuono, vibrando giù per le ossa del castello fino a far tremare le loro.”

L’innocenza del buio, pubblicato a Sperling & Kupfer nella collana Macabre, è un romanzo scritto a quattro mani da Roberto De Feo, regista di A Classic Horror Story (insieme a Paolo Strippoli) e The Nest, e da Lucio Besana, sceneggiatore dei film nonché autore e traduttore per la casa editrice Hypnos.

Gli autori imbastiscono una storia dell’orrore di stampo classico, con protagonisti dal passato oscuro e suggestioni gotiche nel grande castello, che riesce però a mantenere ben salda l’attenzione del lettore per la sua intera durata costruendo un lento ed efficace climax di tensione e curiosità.

Si tratta di un romanzo corale, suddiviso in numerosi capitoli dove le voci dei protagonisti si susseguono fra passato (1919) e presente (2019), una narrazione quindi estremamente articolata attraverso molteplici prospettive. Gli autori riescono a gestire in maniera attenta gli svariati personaggi, sviluppandoli con coerenza nel ramificato universo che si va a creare.

Leghiamo con tutti, ognuno tormentato dai propri fantasmi e animato dalle proprie speranze. I ragazzini si conoscono, fanno amicizia, scoprono una connessione sovrannaturale che li rende inseparabili.

Il lettore, come i bambini, si trova sperduto fra le stanze del forte, ignaro di cosa lo attenda. L’unica certezza è che qualcosa di sinistro stia aspettando di fare la sua mossa, dietro il clima quasi spensierato che scandisce le prime giornate al castello. Ci sono dettagli che stridono, sogni spaventosi: l’atmosfera cambia, in maniera al principio impercettibile, per farsi poi sempre più opprimente. Si crea dunque una sensazione di attesa snervante, di urgenza intangibile.

Besana & De Feo centellinano indizi e informazioni di capitolo in capitolo, mostrando il quadro completo solo nel finale con un inaspettato plot twist. Ci troviamo quindi divorati dal desiderio di capire cosa ci tengano nascosto: cosa si cela nella memoria dei ragazzini? Cosa li attende al ricevimento? E ancora, cosa si nasconde dietro l’affasciante ambiguità di Madame Poitier?

Trascinati dal bisogno di risposte e sempre più vicini agli sfortunati ragazzi, la storia ci scivola rapidissima davanti agli occhi. L’innocenza del buio è infatti una lettura molto piacevole e veloce (nonostante le 400 pagine), resa tale dalla prosa scorrevole degli autori e dagli agilissimi capitoli, ma anche da una storia che, per quanto piuttosto canonica, viene costruita in maniera intelligente.

La scelta di rimbalzare il punto di vista fra i vari personaggi in diverse epoche aiuta a creare un senso di continua dinamicità, di fermento, ma anche di tensione man mano che le vicende si intrecciano e la soluzione sembra sul punto di essere svelata.

L’innocenza del buio si rifà ai topos dell’horror, a partire dalla location, il misterioso castello di Vana la cui origine si perde nei secoli. Il castello è un luogo meraviglioso e oscuro al tempo stesso dove si respira la polvere e l’odore dolciastro dei sogni infranti. La complessa architettura del luogo viene descritta con precisione, facendoci sentire a nostra volta ospiti e prigionieri di labirintici corridoi e di stanze popolate da ombre che sembrano dotate di vita propria.

La storia richiama a classici come L’incubo di Hill House, con il gruppo di persone chiuse in un grande inquietante edificio per dedicarsi a una ricerca paranormale, ma anche alla narrativa di Stephen King, con il gruppo di bambini che, fra passato e presente, devo sconfiggere una volta per tutta la forza oscura che tormenta le loro vite. Ritroviamo suggestioni kinghiane anche a Vana, il paesino dominato dall’influenza oscura del castello, o anche nel passato di Sara, che è tormentata dalla colpa per la morte della sorella anoressica, immagini che riportano alla mente Ellie di Pet Sematary, perseguitato dal “fantasma” della sorella, la perfida e ossuta Zelda.

Viene trattato anche il trauma vissuto dai bambini nel loro passato, dipingendo una realtà risulta destabilizzante e morbosa.

“Sono solo ricordi, Sara. Che male possono farci?”

De Feo & Besana hanno già dato prova di capacità e risorse che raramente si vedono nel cinema horror italiano attuale, e con L’innocenza del buio si confermano capaci di raccontare brividi ed emozioni anche su carta.

L’innocenza del buio parla di amicizia e di crescita, della necessità di accettare il dolore per poterlo affrontare e andare avanti. Un romanzo horror tradizionale ma avvincente e dal taglio cinematografico, che sarebbe bello poter vedere un giorno sul grande o piccolo schermo. È però improbabile forse, visto il tipo di storia che richiederebbe alti costi di produzione, ma ciò non ci impedisce di immaginare il castello di Vana e i suoi piccoli ospiti al cinema o su Netflix.

In ogni caso, sia da lettrice che amante del cinema, mi auguro di poter presto rivedere insieme la coppia di autori al lavoro su altri progetti.

Acquistabile qui: L’innocenza del buio

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