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Notte Profonda di Fabio Salerno & Salerno Splatter Shorts Show – Recensione
Recensione e panoramica di Notte Profonda e Salerno Splatter Shorts Show, di Fabio Salerno, recenti uscite targate Oblivion Film.
FABIO SALERNO: il leggendario precursore dell’indie horror made in Italy
Fabio Salerno è forse un nome che non vi dirà molto siete nuovi nell’ambiente o fruitori di cinema esclusivamente “mainstream“. Se invece appartenete alla cerchia di horror dipendenti della vecchia guardia o di coloro che bazzicano il circuito cinematografico underground allora sapete benissimo di chi si sta parlando.
Al giorno d’oggi più o meno tutti possono improvvisarsi videomaker, ma Fabio Salerno è stato uno dei primissimi a potersi definire regista indipendente horror in Italia, dando anima e corpo ai suoi progetti autoprodotti, spesso ingenui ma dotati di un guizzo creativo particolare.
Attivo negli anni 80 e 90 con numerosi cortometraggi e con i due lungometraggi Notte Profonda e L’altra dimensione, Salerno si è guadagnato negli anni un’aura quasi leggendaria, un po’ per la difficile reperibilità dei suoi lavori, per decenni oggetto di ricerche fra appassionati e collezionisti, un po’ per la sua prematura e tragica scomparsa.
Salerno infatti si è tolto la vita giovanissimo, nel 1993, all’età di soli 28 anni, lasciando un vuoto enorme nel cuore di amici e familiari e sgomento nelle persone che lo stimavano come artista.
Quando ormai si pensava che niente e nessuno potesse recuperare il regista dall’oblio degli ultimi 30 anni, Oblivion Film (e chi altro?) compie il miracolo: riporta alla luce l’INTERA filmografia di Fabio Salerno nella migliore qualità possibile.
Grazie al lavoro svolto in collaborazione con Alex Visani, le opere di Salerno non sono più relegate al circuito di rarità destinate a pochi eletti, ma eccole finalmente disponibili per tutti i collezionisti ed appassionati, un vero regalo per noi amanti di cinema underground.
I due lungometraggi Notte Profonda e L’altra Dimensione sono stati restaurati dal 16mm originale e sono acquistabili in DVD e Blu-ray, in edizioni standard o limited con slipcase e booklet.
SALERNO SPLATTER SHORTS SHOW
Anche i suoi cortometraggi sono stati recuperati e resi disponibili con il DVD Salerno Splatter Shorts Show, che contiene tutti i suoi corti girati fra il 1982 e il 1987, rimasterizzati da VHS, con una qualità non proprio ottimale ma è comunque il meglio che si possa trovare in circolazione.
Si tratta dei suoi primi lavori, alcuni rari, altri davvero rarissimi: Oltretomba, Arpie, Mezzanotte, Vampiri, Tre Sagome in nero, Extra Sensoria, Incubo e Cadaveri.
Nonostante l’amatorialità e le generali ingenuità in termini di regia, scrittura e recitazione, già da questi primi lavori si può intuire qualche embrionale intuizione degna di nota, oltre alla dimostrazione di buone capacità artigianali con gli effetti speciali. Fabio Salerno era un tuttofare sul set e i suoi cortometraggi si fanno certamente notare per la quantità di splatter homemade che farà felici gli appassionati della macelleria vecchia scuola.
Fra i suoi corti più famosi e all’epoca più apprezzati ricordiamo Arpie, con protagoniste fanciulle letali e demoniache, cortometraggio che girò per festival ottenendo menzioni su riviste specializzate.
Come suoi altri prodotti del periodo il prodotto soffre per una scrittura davvero ingenua, dialoghi poco credibili, lunghezza eccessiva e recitazione assolutamente amatoriale. Il finale però è un bel festival di effettacci, qualcuno dei quali ispirato probabilmente a Demoni, di Lamberto Bava, ed è molto interessante anche l’idea di sfruttare le figure mitologiche delle donne rapaci.
Guardando le tre ore e mezza di Salerno Splatter Shorts Show emergono quelli che sono i punti di riferimento del regista, inizialmente ispirato al giallo italiano per poi spostarsi verso una dimensione più demoniaca e surreale.
È infatti comune nelle sue opere l’idea di un mondo “oltre”, di portali che una volta aperti finisco per lasciare libero accesso al nostro mondo a creature infernali e forze sovrannaturali.
Abbiamo apprezzato anche Oltretomba, per l’originale idea di un medium che si “aggancia” mentalmente a un uomo morente per poter vedere l’Inferno, e anche Mezzanotte, dove i protagonisti devono fare i conti con un piccolo oggettino piramidale che porta al materializzarsi delle loro paure.
Il successivo lungometraggio Notte Profonda è in un qualche modo legato al corto Mezzanotte, come fosse una sorta di prequel: in entrambe le storie troviamo la medesima piramide rompicapo e, se il lungometraggio termina con un incendio, il corto comincia proprio con l’incendio appena avvenuto.
NOTTE PROFONDA, IL PRIMO LUNGOMETRAGGIO
Nel 1991 Fabio Salerno esordisce con il primo lungometraggio, Notte Profonda, in cui confluisce tutto il suo amore per il cinema di genere nonché la sua poetica pessimista e malinconica che già si avvertiva nei precedenti lavori.
Il protagonista è Fabio (Luigi Sgroi), fumettista fallito che per arrotondare accetta di pulire una vecchia sala da biliardo dove alcune persone, tempo addietro, erano morte misteriosamente. Durante il primo sopralluogo trova un misterioso oggetto, una piccola piramide rompicapo scomponibile, e decide di portarla con sé. Una volta tornato a casa però viene flagellato da una seria di scioccanti allucinazioni che metteranno seriamente a rischio la sua sanità mentale…
Notte profonda è un film che mostra ovviamente i limiti di un prodotto autofinanziato nelle mani di un regista ancora giovanissimo e acerbo. Nonostante questo ha dalla sua un fascino indubbio, soprattutto grazie ad atmosfere oniriche e angoscianti.
Il senso di alienazione e claustrofobia del protagonista è quasi palpabile. Un tavolino, un water, il minuscolo lettino in cui Fabio dorme in una stanza spoglia e squallida: un appartamento buio e angusto, soffocante, una prigione ancora prima del manifestarsi delle presenze.
Facendo tesoro della lezione di maestri come Argento e Bava, Salerno utilizza faretti colorati per costruire spazi onirici e surreali e l’intero film ha le tinte blu e rosse di un incubo a occhi aperti evocando i demoni di una mente instabile e prossima alla follia.
Nonostante la povertà di mezzi, gli effetti speciali di Salerno sono ingegnosi. Utilizzando diverse tecniche, dalla stop motion alle sequenze girate in reverse, il regista porta in scena una serie di situazioni assurde e originali: chiavi che si sciolgono al suolo, lampadine di vetro che palpitano come organi, candele che si trasformano in bamboline voodoo, nonché un discreto campionario di tagli e ferite, tutti di discreta fattura.
È vincente l’idea di un intero appartamento posseduto, dove gli oggetti si animano e acquistano talvolta anche dei volti umani, con risultati non proprio riuscitissimi (la faccia sul soffitto, il serpentello buffo che esce dalla tv), ma che contribuiscono in ogni caso alla totale sensazione di delirio, sia nostro, sia del protagonista.
Oltre agli effetti artigianali, talvolta poco convincenti, si notano debolezze anche a livello di scrittura, nei dialoghi poco credibili, oltre a un citazionismo quasi esasperato che tradisce la giovane età del regista.
I riferimenti al cinema horror infatti abbondano, a partire proprio dalla piramide rompicapo, un chiaro omaggio al Cubo di Lemarchad di Hellraiser, fino ad uno schermo stile Videodrome, e su Notte Profonda aleggia un generale spirito anni ’80 nonostante fosse uscito nel 1991.
Malgrado tutto Notte Profonda è un film che, nel suo piccolo, funziona. Quello di Salerno era un cinema molto personale e in Notte Profonda traspare, oltre alla passione sua per il genere horror, anche una senso di malinconia, di angoscioso pessimismo, e la sensazione è amplificata riguardando il film oggi, pensando alla tragica scomparsa del regista avvenuta poco dopo.
Notte Profonda ottenne una menzione speciale al Fantafestival di Roma nel 1991 ed ebbe una piccola distribuzione in VHS grazie ad Eagle Pictures. La videocassetta in questione è una vera rarità e il film per anni è stato introvabile e nelle mani di pochissimi fortunati, per poi venire caricato su YouTube in una versione VHSRip non esattamente ottimale.
Dopo 30 anni, Oblivion Film dà nuova dignità a questa pagina dell’indie horror italiano che rischiava di finire dimenticata, portando Notte Profonda in DVD e Blu-ray in una strepitosa edizione restaurata che contiene anche una interessante galleria fotografia e il prezioso making of del film, 69 minuti in cui è possibile vedere il regista all’opera con il resto della crew.
Notte Profonda è un horror low budget che nonostante gli ovvi difetti rimane nella memoria, affascinante nel suo essere così criptico e depressivo. Il film di Salerno è un prodotto bizzarro, incredibilmente creativo e ricchissimo di intuizioni memorabili, una piccola perla dell’underground italiano che meritava di essere riscoperta e che può finalmente contare sulla distribuzione e sulla visibilità che merita.
Per l’acquisto:
Salerno Splatter Shorts Show DVD
Notte Profonda Blu-ray Limited