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Thanatomorphose di Éric Falardeau – Recensione

By on 9 Novembre 2022 0 1139 Views

Thanatomorphose, il body horror estremo di Éric Falardeau, in Blu-ray con TetroVideo Distribution.

Thanatomorphose (Éric Falardeau, 2012), Blu-ray TetroVideo

Laura si è appena trasferita nel nuovo appartamento ma le cose faticano ad ingranare: i colloqui di lavoro non vanno come previsto, la sua attività come artista stenta a decollare e il suo fidanzato Antoine è un uomo violento ed egoista che la tratta come un pezzo di carne. La situazione peggiora ulteriormente quando la donna scopre di essere affetta da una strana infezione che si propaga velocemente portandola letteralmente a marcire viva…

Thanatomorphose è un film del 2012, primo lungometraggio del regista canadese Éric Falardeau. Si tratta di un body horror di natura profondamente metaforica dove il dramma vissuto intimamente dalla protagonista trova la sua dimensione fisica nel marciume, nel degrado e nel gore portato in scena. L’affascinante titolo ne riassume bene il carattere: Thanatomorphose è un film che parla di morte, ma anche di trasformazione, fisica e mentale.

Thanatomorphose (Éric Falardeau, 2012)

Laura è una ragazza chiaramente insoddisfatta della propria esistenza, sola, forse depressa, che si rifugia nel sesso come unica distrazione e consolazione. Sesso che ci sembra sempre triste e squallido, come il resto della sua vita, dal momento che il fidanzato pare usarla solo a questo scopo per poi dileguarsi a rapporto concluso.

La misteriosa infezione che contrae la ragazza potrebbe proprio avere origine sessuale, partendo dai genitali e diffondendosi rapidamente in tutto il corpo. Prima cominciano a emergere ematomi, poi si staccano le unghie: sta cadendo a pezzi, ma rifiuta di chiedere aiuto e finge di avere la situazione sotto controllo. Se all’inizio sembra un leggere malessere, vomito e debolezza, è chiaro che le cose sono molto più gravi di quanto la ragazza ammetta e la pelle diventa presto nera e burrosa come quella di un cadavere in putrefazione.

Thanatomorphose (Éric Falardeau, 2012)

Gli ottimi effetti speciali, a cura di David Scherer, rendono bene l’idea dell’inarrestabile decomposizione di un corpo, mostrandoci la graduale trasformazione di Laura da semplice malata in una vera e propria salma ambulante, un vomitevole tripudio di marciume e larve, spingendoci in questo oltretomba terreno e casalingo.

Falardeau gira un body horror visivamente disturbante che sotto la superfice di vermi e liquidi necrotici ha in realtà valenza presumibilmente metaforica. È il motivo per cui la giovane non cerca aiuto medico, come non lo cercava prima, accettando passivamente la sua condizione, che si fa via via più disastrosa e cercando di convincersi di poter gestire la situazione da sola.

La distruzione fisica di Laura infatti non è che lo specchio del malessere che già aveva dentro, che la corrodeva come un cancro. La solitudine, l’angoscia e l’insoddisfazione si somatizzano in una grottesca necrosi alla quale non si cerca di dare spiegazione scientifica: Laura era morta dentro già da tempo e il suo corpo sta solo mutando di conseguenza.

Thanatomorphose (Éric Falardeau, 2012), Blu-ray TetroVideo

L’esistenza di Laura, priva di stimoli e di obiettivi, trova nella malattia la sua perfetta rappresentazione, e la giovane si trascina di giorno in giorno per inerzia e per abitudine, cercando con fatica di tenere insieme quel che resta di lei, che si fa via via più inconsistente.

La pulsione erotica è la sola cosa che non accenna a spegnersi e dà vita a scene orribilmente nauseanti dove la ragazza pratica disperate fellatio a uomini inconsapevoli (o incuranti) della sua marcescenza, e momenti di autoerotismo all’insegna dei liquami putridi della sua decomposizione, dove fra l’aspetto di Laura, le lenzuola purulente e l’oscena macchia di umidità sul soffitto e difficile dire cosa rechi maggiore disagio.

Thanatomorphose (Éric Falardeau, 2012)

Il senso di malinconico isolamento è sottolineato dalla location, l’appartamento-prigione in cui la ragazza si rintana e che si trasformerà, come la proprietaria, in un luogo terribilmente sporco e malsano, con il pavimento coperto di sangue, feci, vermi, mosche e insetti vari ovunque.

L’intero film ha luogo nella piccola casa di Laura, il suo personalissimo inferno, e nemmeno una singola inquadratura oltrepassa la soglia della sua abitazione, scelta registica che rende ancora più concreto il senso di claustrofobia.

Cioè che colpisce del film, oltre alla morbosità delle situazioni e alle disgustose scene di decomposizione, è la cieca ostinazione della protagonista, che nemmeno per un istante cercherà supporto nonostante l’ineluttabilità del suo destino, circondata da persone indifferenti alla sua condizione o che riescono persino ad approfittarsene. E viene da pensare a quanti là fuori, come Laura, rispondano “tutto bene” ad amici o genitori mentre si stanno lasciando marcire vivi, incapaci di farsi aiutare.

Thanatomorphose (Éric Falardeau, 2012)

Thanatomorphose è certamente un must per gli amanti del cinema estremo moderno, un horror decisamente disgustoso, non adatto agli stomaci più deboli, che riesce però a suscitare un certo senso di malinconia e tristezza, trattando tematiche quali la malattia mentale da una prospettiva originale e senz’altro difficile da dimenticare.

L’edizione Blu-ray TetroVideo, con sottotitoli italiani, offre un ricco comparto di extra. Troviamo un ampio backstage che si concentra su interviste ed effetti speciali, e un’interessante selezione di cortometraggi del regista fra cui spiccano Crépuscule (2011), corto surreale realizzato in stop-motion, e Purgatory, che sembra uscito dai meandri negli anni ’90 ma è in realtà girato nel 2006, un corto in  8mm di stampo piacevolmente “sporco” con memorabili sequenze gore.

Per l’acquisto: Thanatomorphose

Thanatomorphose, Blu-ray TetroVideo
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