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GUIDA AL CINEMA HORROR. Dalle origini del genere agli anni Settanta

By on 28 Novembre 2021 0 1289 Views

La casa editrice Odoya chiude il progetto iniziato con il precedente “Guida al cinema horror. Il New Horror dagli anni Settanta a oggi” concludendo la panoramica sul genere horror con un nuovo volume che prende in esame il cinema antecedente agli anni ’70: “Guida al cinema horror. Dalle origini del genere agli anni Settanta”.

GUIDA AL CINEMA HORROR. Dalle origini del genere agli anni settanta (Odoya)

Guida al cinema horror. Dalle origini del genere agli anni Settanta”, il nuovo saggio a cura di Michele Tetro, Roberto Azzara, Roberto Chiavini e Stefano Di Marino, riesce nel gravoso compito di sviscerare l’origine e lo sviluppo del nostro genere preferito, cosa non sempre facile dal momento che il cinema dell’orrore non nasce come tale (l’etichetta “horror” verrà coniata non prima degli anni ’30 del novecento).

L’accurato lavoro di analisi presentato nella prima del saggio è infatti volto ad estrapolare quelli che sono gli accenni di “horror” (elementi sovrannaturali, inquietanti o macabri) nei primi cortometraggi e film muti, solitamente catalogati sotto altra etichetta, come commedie, opere drammatiche, storiche o appartenenti al generico “fantastico”.

GUIDA AL CINEMA HORROR. Dalle origini del genere agli anni settanta (Odoya)

Ne emerge che sin dagli albori del cinema l’uomo ha sempre mostrato una particolare propensione per la ricerca dello spavento e di atmosfere spettrali. Dopo gli iniziali esperimenti dei fratelli Lumier, dopo “Le manoir du diable“, primo cortometraggio classificabile come horror, il genere acquista forma e dignità, ritagliandosi nei decenni sempre più spazio e attenzione da parte di produttori, pubblico e critica.

La guida è divisa in capitoli, ciascuno riguardante una diversa “corrente” interna al genere o una diversa casa di distribuzione, una schematizzazione molto utile ad inquadrare in maniera semplice e chiara il cinema horror da un punto di visita temporale e geografico:

– Alle origini della paura cinematografica (i primi cortometraggi muti, i fratelli Lumière, Georges Méliès,…)

– Germania (l’Espressionismo, Nosferatu, Caligari e altri)

– Il cinema horror muto nel resto d’Europa

– Hollywood (primi horror statunitensi dell’epoca pre-Universal)

– Universal (mostri classici e primi icone del genere)

– Altre major americane

– RKO (un nuovo concetto di horror, fatto di ombre e suggestioni: Il bacio della pantera, Ho camminato con uno zombi, ecc…)

– USA anni ’40 (produzioni ad alto budget con storie spesso tratta dalla letteratura “alta”)

– USA anni ’50 e ’60 (l’avvento della fantascienza e del teen horror)

– Hammer (l’horror britannico alla riscoperta dei mostri classici in una nuova veste: a colori, più sangue e più erotismo)

– Gotico Italiano (Freda, Bava, Margheriti, ecc…)

– Aip (Roger Corman e la sua visione di Edgar A. Poe, Lovecraft arriva sugli schermi, ecc…)

– Amicus (l’avvento dell’horror antologico e l’ultimo colpo di coda del gotico classico)

– Horror britannico (La notte del demonio, Suspense, ecc…)

– Psycho Killer (quando i serial killer fanno più paura dei mostri classici: un nuovo filone cinematografico)

– Dal mondo (penisola iberica, Sud-America, Nord Europa, cinema orientale…)

– Nuovo inizio (Roman Polanski, La notte dei morti viventi, ecc…)

Di ogni filone vengono analizzati strutture ed elementi tipici, inquadrando i comuni denominatori del periodo, come particolari tematiche o attori/registi ricorrenti.

Vedendo per esempio il capitolo relativo alla Hammer, troviamo un simpatico “annuario” riassuntivo con i volti più noti della Casa degli Orrori, fra attori, registi, sceneggiatori, produttori e altri.

GUIDA AL CINEMA HORROR. Dalle origini del genere agli anni settanta (Odoya)

Il volume è infatti arricchito da numerose immagini, che mostrano locandine, frame significativi e foto dal set.

Ogni capitolo è aperto da una scheda riepilogativa utile a fissare i film più importanti in esame, ma anche a riscoprire perle meno note. La guida infatti non si limita a sviscerare i cult del genere, ma offre una quadro completo trattando anche pellicole meno famose, molte delle quali mai uscite in Italia. Un altro notevole punto a favore della guida, adatta non solo per le nuove leve ma anche per gli horror fan più navigati, che non potranno fare a meno di trovare titoli da appuntarsi.

GUIDA AL CINEMA HORROR. Dalle origini del genere agli anni settanta (Odoya)
GUIDA AL CINEMA HORROR. Dalle origini del genere agli anni settanta (Odoya)

Lo stile è scorrevole e le analisi, precise ma mai “accademiche”, rendono la lettura piacevole e interessante per chiunque vi si approcci.

Troviamo anche un contributo del compianto Stefano Di Marino che si occupa della nascita e dello sviluppo dell’horror in Italia, riflettendo anche sulla relazione fra cinema e fumetto. Non manca un’amara frecciatina alla situazione produttiva ed editoriale della nostra penisola, che relega il genere alla “sottocultura”.

GUIDA AL CINEMA HORROR. Dalle origini del genere agli anni settanta (Odoya)

La guida horror scompone, analizza e ricompone il genere tassello per tassello, uno studio accurato di un’epoca spesso poco conosciuta dagli stessi appassionati di horror. Si tratta dunque un volume corposo e esaustivo, una lettura ideale per chi vuole approcciarsi al genere per la prima volta, ma che finirà per arricchire anche gli appassionati storici, con suggerimenti utili e curiosi dietro le quinte.

Il libro è acquistabile dal sito di Odoya e in tutti gli store.

Per l’acquisto: Guida al cinema horror. Dalle origini del genere agli anni Settanta

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