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Nati Morti di Alex Visani – Recensione

By on 26 Ottobre 2021 0 1881 Views
Nati Morti (Alex Visani, 2021), DVD DigitMovies Cinema

Luna è una tassidermista appassionata e di talento. Quando non è nel suo studio, è nel bosco alla ricerca di animaletti sufficientemente freschi da poter essere impagliati. La sua ultima ricerca è stata molto più fruttuosa di quanto potesse immaginare: Luna si imbatte infatti in due corpi, il cadavere di una donna recentemente strangolata, e quello del suo assassino, un uomo ferito ma che ancora respira. Luna decide di portare entrambi a casa e di prendersene cura a modo suo…

Nati Morti (Alex Visani, 2021)

Secondo lungometraggio del regista di Alex Visani, Nati Morti è una storia che oscilla tra l’horror-thriller ed il disturbing drama, un prodotto molto coraggioso sia per la scabrosità della tematica trattata, sia per il difficile periodo in cui è stato girato, in piena crisi Covid, con tutte le restrizioni e le difficoltà che ne sono comportate.

Luna (Ingrid Monacelli) è un personaggio complesso, una donna solitaria dal precario equilibrio mentale, che vive nel suo piccolo mondo di cadaveri e formalina. Luna si è barricata nella vecchia casa di famiglia per portare avanti l’unica occupazione nella quale vede un senso, la sua arte macabra fraintesa e talvolta disprezzata, infondendo la sua scintilla in un mondo che sembra ormai appassito. Ma non è solo talento e passione per il suo lavoro, c’è di più. La donna è “innamorata” della morte, un amore che la spinge a fotografare i cadaveri e a provare pulsioni erotiche verso essi. La sua vita cambia quando incontra Antonio (Lorenzo Lepori), assassino e stupratore, con il quale sviluppa un malsano legame sentimentale.

Nati Morti (Alex Visani, 2021)

La storia si prende il suo tempo per esplorare la psiche della protagonista indugiando sulla sua segreta parafilia, un’atmosfera via via più malsana e asfissiante come i miasmi della putrefazione che infestano la casa.

Pur senza mostrare esagerate quantità di sangue, Nati Morti  è un film che si può definire “estremo“, una pellicola che non scende a compromessi con cui Visani dimostra una nuova maturità registica, portando in scena una visione dell’horror molto diversa da quella delle sue precedenti opere e in generale da quello che ci si aspetta da questo tipo di cinema.

Gli horror del settore indipendente sono spesso prodotti ruspanti, grezzi e a loro modo divertenti, solitamente destinati a un pubblico di amanti del low budget e del cinema vecchia scuola, e per questo arricchiti con ingenti dosi di sangue e citazioni per aficionados, film come lo splatteroso Flesh Contagium (diretto da Lorenzo Lepori, con Visani alla fotografia) o il grottesco e ironico Il tuo sepolcro la nostra alcova (di De Pascali, con Lepori protagonista). Visani confeziona invece una pellicola di carattere più “serio”, quasi autoriale, sganciandosi dal bacino dai fan dell’indi-horror per guardare a un pubblico potenzialmente molto più vasto.

Nati Morti (Alex Visani, 2021)

Fra polaroid post-mortem e morbosi rapporti familiari, la storia tocca le corde più oscure e innominabili dell’animo umano facendosi sempre più torbida e disturbante, una storia d’amore fra outsider che parla di solitudine, ossessione e affetti distorti.

In Nati Morti l’orrore è concettuale e non ci sono mostri se non quelli della psiche; il regista dà una visione piuttosto personale della necrofilia, conferendole una carica romantica o meglio, necro-romantica.

Le scene sanguinose sono ben dosate e di notevole impatto, realizzate con efficaci effetti gore che si soffermano sul dettaglio macabro e disgustoso titillando nello spettatore un sincero moto di fastidio e trascinandolo in un crescendo di violenza e squilibrio mentale, al quale contribuiscono anche le inquietanti sequenze oniriche che sanno di marcescenza e malattia. Come dimenticare le allucinazioni necrofagiche del protagonista febbricitante incatenato al cadavere ormai verminoso della donna.

Nati Morti (Alex Visani, 2021)

Girato in una sola location (un’affascinante villa storica affacciata sul lago Trasimeno) e retto da una coppia di attori particolarmente ispirati, nel film spicca anche l’ottima fotografia (curata dallo stesso Visani), grigia e glaciale come un tavolo operatorio, che incornicia un ambiente tetro, decadente e claustrofobico dove l’unica fonte di colore è il sangue delle vittime, o meglio, delle “opere” di carne. Si crea poi un interessante contrasto fra l’aspetto freddo, quasi chirurgico, delle location, e il senso di marciume e repulsione che trasuda il film in generale.

Nati Morti è un film che colpisce nel segno, un horror estremo con una sua malinconica poetica, il finale tragico, e suo modo purificatore chiude il cerchio con amara dolcezza.

Un  prodotto indipendente che riesce ad andare oltre ai limiti del budget grazie a una regia solida e a una storia che non si preoccupa di infrangere il tabù.

Il film è stato 𝑝𝑟𝑜𝑖𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒 𝑎𝑙 𝑇𝐼𝐹𝐹 e selezionato al Demonic Brilliance Film Festival 2021 (Canada). In Italia è distribuito in DVD e Blu-ray da DigitMovies Cinema e speriamo che possa avere l’attenzione che merita.

Nati Morti (Alex Visani, 2021), Blu-ray DigitMovies Cinema
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