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Back from Hell (1993) di Matt Jaissle – Recensione
Spasmo Video porta in DVD Back from Hell (1993), il primo lungometraggio del regista splatter Matt Jaissle, autore della perla trash The Necro Files.
Jack è un artista fallito pronto a tutto per fare carriera a Hollywood… Abbraccia un culto satanico e vende la sua anima al Diavolo. L’Oscuro Signore gli concede il successo desiderato ma chiede in cambio due sacrifici umani. Jack, pentito, si tira indietro, e il diavolo lo marchia con una maledizione: chiunque guardi negli occhi Jack sentirà il bisogno di ucciderlo. L’uomo dunque si nasconde lontano da tutti e chiederà al suo vecchio amico Aaron, ora prete, di raggiungerlo per confessarlo. Padre Aaron essendo uomo di Dio è immune alla maledizione e dunque innocuo per l’amico. Il diavolo sta reclutando adepti e possedendo la gente per creare un esercito e gettare il mondo nel caos, Jack e il prete dovranno unire le forze per contrastare il potere del male….
Matt Jaissle, regista americano noto nell’ambiente underground per i suoi horror splatter e deliranti, è qui al suo primo lungometraggio. Back from Hell, del 1993, è un horror indipendente, molto ingenuo ma a suo modo simpatico realizzato con un budget di 12mila dollari e tanta passione da un gruppo di giovanissimi amici che avevano già qualche esperienza nella realizzazione di cortometraggi. Il film venne girato in una sola settimana da Matt Jaissle, all’epoca ventenne, insieme al diciasettenne Matt Hundley, che si era occupato di effetti speciali e audio. Ci vollero però ancora diversi anni per concludere il progetto, vista la difficoltà di Jassie nel trovare fondi per terminare montaggio e mix audio. Era sicuramente più difficile la vita per i giovani cineasti nell’epoca pre computer, quando per montare il tuo film dovevi affittare un laboratorio apposito.
Finalmente, 4 anni dopo, Back from hell ha visto la luce: un horror scalcinato e amatoriale, talmente dilettantesco sotto ogni punto di vista da essere inevitabilmente adorabile.
Fra omicidi casuali e altrettanto casuali riferimenti a un culto satanico non meglio approfondito, la storia, di per sé poco sensata, è di certo debitrice a La Casa, vista la componente di possessione demoniaca e alcune scene che ricordano chiaramente il classico di Raimi, come il momento in cui i posseduti fanno irruzione in casa passando dalla botola o la scena di una mano mozzata indemoniata. La sequenza della mano che esce all’improvviso dalla bibbia afferrando il prete è fra le più riuscite del film, e semplice ma d’effetto il momento in cui dal libro chiuso tracima sangue nerissimo. Peccato per l’inspiegabile colonna sonora completamente fuori luogo.
Il sangue scorre per l’intera durata e i cadaveri sono numerosi, ma per vedere finalmente una ferita da arma da taglio dobbiamo aspettare un’oretta: nell’ultima mezzora i nostri eroi avranno un intero arsenale a loro disposizione… senza alcuna motivazione sensata. Ma poco importa perché finalmente è il momento del massacro a colpi di machete, motosega e strumenti vari.
Un plauso agli attori con l’entusiasmo di statue di cera, quasi impassibili nonostante l’inferno intorno a loro. Emblematica la scena in cui il protagonista viene impiccato e rischia l’asfissia, ma non alza nemmeno un sopracciglio, calma piatta.
Back from hell è un prodotto chiaramente povero e mal realizzato con sangue, sudore e lacrime (e forse anche alcool) da un gruppo di amici di scuola con il sogno di girare un film in 16mm. Un horror che nonostante gli ovvi difetti è stato fatto con amore e dedizione cercando di trarre il meglio dagli scarsi mezzi a disposizione. Black from hell è un film destinato esclusivamente ai fruitori di cinema underground che non mancherà di divertire gli appassionati e i collezionisti di horror splatter.
Per l’acquisto: DVD Spasmo Video